giovedì 13 giugno 2013

I mercati del Madagascar


Continua la nostra rassegna sui mercati del mondo, questa volta si parla di una terra lontana, ricca di sapori, profumi e colori:
Il Madagascar, una nazione più grande dell’Italia che grazie alla sua posizione ha specie floreali e faunistiche endemiche, ma è anche stata terra fertile per numerose varietà di piante portate dal non lontano oriente.
Quando sono partita, mi aspettavo di trovare l’Africa, la savana, i baobab, le capanne….. ma mi sono subito resa conto che oltre a questo, c’era molto di più. Tutte le popolazioni che sono passate di qui, hanno lasciato un segno importante. Le risaie che, ricoprono le vallate ricche di acqua, dalle quali ottengono anche due raccolti l’anno, gli Zebù le vacche indiane, i tratti somatici delle diverse etnie. In effetti mi è sembrato molto più vicino all’Indonesia che all'Africa.

Qui i mercati hanno una grande importanza è un luogo d’incontro e molta gente viene per incontrare amici, per fare affari e spesso anche per cercare moglie. 

©fotopanpepato

Per esempio al mercato del bestiame di Ambalavao, che si tiene nel sud una volta a settimana, arrivano allevatori da tutto il paese. Camminano giorni e giorni, per scegliere le bestie migliori.
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Poi ci sono tutte le attività collaterali come chi vende i bastoni o i frustini per guidare i capi appena comprati, i venditori di vivande, frutta, stuzzichini, rum casalingo per festeggiare.

Poi ci sono i classici mercati di frutta e verdura……………. La stagione non è la migliore per loro, siamo in “inverno”, quindi molti classici frutti esotici mancano. Ma si possono trovare: banane( piccole e gustosissime), ananas, arance e papaie. Questo bel mazzo di fusi rosso fuoco sono i frutti dello zenzero che non ho potuto non assaggiare. Aperto, l’interno si presenta una polpa bianca con piccoli semi scuri. Assaggiandolo al primo impatto arriva l’aspro pungente ( i locali molto divertiti per la mia reazione) poi arriva il profumo e l’aroma del rizoma che conosco bene.  
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 Le gabbie delle anatre e polli sono questi fantastici cesti di bambù, che viene subito voglia di prendere. Anche le “borse” per la spesa sono delle capaci borse in rafia che le signore portano sulla testa con disinvoltura.
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I fagioli e ed il riso  sono sempre presenti e come unità di misura utilizzano una lattina di latte condensato da 33 ml, così con tre misurini hanno un chilo di prodotto , mentre questa piramide verde, sono foglie di manioca pestate, che arricchiscono i loro piatti di carne di zebù ( gusto un po’ particolare).
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Verso nord, sulla costa, i mercati si arricchiscono anche di altri prodotti come pesci freschi o essiccati e soprattutto di spezie.

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Cannella, kumino, zenzero, peperoncini di varie grandezze, essenze di vaniglia e di Ylang Ylang. A chi ci capita, consiglio il pepe selvatico, una varietà dai grani più piccoli ma molto aromatici.

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Nelle grandi città poi si trovano anche mobili ma quelli più interessanti secondo me sono i mercati delle piccole città, meno consumistici e più tradizionali.

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Della carne non ho parlato, ma posto questa simpatica foto.



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Comunque è sicuramente una terra da visitare, così varia e affascinante. Dicono che questo sia il momento migliore per visitarlo, ma la prossima volta vorrei andarci a novembre dicembre, anche se le piogge creeranno qualche problema di spostamento.