giovedì 21 giugno 2012

gazpacho


Estate!!!!!
questo è il periodo migliore per gustare pomodori, peperoni e cetrioli..... se condiamo il tutto otteniamo .... il Gazpacho andaluso.
un fresco ristoro, un concentrato di sapore....
preparatelo qualche ora prima, farà a tempo ad insaporirsi e raffreddarsi.

© fotopanpepato



GAZPACHO ANDALUZ

Ingredienti per 4 persone
1,500 gr di pomodori perini
2 peperoni verdi dolci( friggiteli)
¼ cipolla bionda
½ cetriolo
1 spicchio d’aglio
1 pane arabo (o senza crosta) preferibilmente raffermo
Sale qb
4 – 5  cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
2 - 3 cucchiai d’aceto bianco di vino


Mettete sul fuoco una capace pentola con acqua e portatela a bollore. Lavate i pomodori e incideteli a croce con un coltellino affilato nella parte del picciolo.
Buttate i pomodori nell’acqua in più riprese. Lasciateli qualche minuto ( 2 o 3) fino a che la pelle comincia a ritirarsi. Prendeteli con una schiumarola, e lasciateli intiepidire. Spelateli con cura, tagliateli a metà e togliete i semi e l’acqua di vegetazione. Conservate i pomodori a parte in una ciotola.  Mettete il pane a bagno in acqua fredda.
Lavate i peperoni apriteli con un coltello e eliminate i semi. Pelate il cetriolo, e tagliatelo a pezzi insieme al peperone, uniteli ai pomodori.
Sbucciate l’aglio e la cipolla e aggiungeteli alle altre verdure.
Mettete poco alla volta tutta la verdura nel boccale del frullatore. Potete usare anche un frullatore ad immersione, frullate per un paio di minuti. Scolate il pane, strizzatelo poco e unitelo agli altri ingredienti ( il pane serve per dare corpo).  Continuate a frullare per ottenere un composto fluido ma consistente. Se diventa troppo denso aggiungete dell’acqua. Condite con sale, l’olio extravergine e l’aceto. Frullate nuovamente per incorporare il condimento. Assaggiatelo e regolate se necessario.

Trasferite tutto in una grande brocca, copritela con della pellicola e ponetela in frigorifero per almeno 3 ore, meglio se va fatto il giorno prima, si consuma molto freddo


© fotopanpepato





ceviche

Fresco, delizioso e sano
Oggi vi proponiamo questa ricetta di ceviche, ma c'e ne sono tanti tipi e vi assicuro che sono tutti buonissimi.
Non sapete cos'e?
Il ceviche ha origine precolombiana e si fa in tutta latinoamerica lungo la costa del Pacifico. I più famosi sono del Perù a tal punto che sono diventati anche patrimonio culturale del paese.
La base è sempre succo di lime, peperoncino, coriandolo e sale. Va bene qualsiasi tipo di pesce carnoso, delle manzacolle, scampi...
Noi abbiamo preparato una versione di ceviche del Ecuador. In queste giornate di caldo è un piatto molto legero e fresco, sono sicura sarà di vostro gradimento!


© fotopanpepato 


CEVICHE ECUADORIANO

Ingredienti per 4 persone:
200 gr di filetti di spigola senza pelle
300 gr.di filetti di branzino senza pelle
200 gr di code di mazzancolle fresche già sgusciate
2 spicchi d’aglio
1 cipolla rossa di Tropea
2 pomodori
1 peperone rosso e 1 peperone giallo piccoli e carnosi
20 lime
1 mazzetto di coriandolo fresco
2 peperoncini rossi piccoli
sale e olio di oliva extravergine

Lavate e asciugate con carta da cucina i filetti di pesce. Sistemali sul tagliere e tagliateli a cubetti, facendo molta attenzione ad ed eliminare le spine ancora presenti. Sistemate i cubetti di pesce e le mazzancolle in una ciotola grande. Spremete o tritate molto finemente gli spicchi d’aglio, lavate i peperoncini e tagliateli a rondelle sottili, unite tutto al pesce e salate.
Spremete il succo di 8 – 10 lime e versate il succo sopra il pesce, fatelo passare attraverso un colino per eliminare l’eventuale polpa, il succo deve coprire completamente il pesce, unite dell’altro succo se necessario. Mescolate con un cucchiaio, coprite con pellicola da cucina e lasciatelo “cuocere” nel frigorifero per circa 4 ore.
Lavate i peperoni e i pomodori, sbucciate la cipolla e tagliate il tutto a cubetti molto piccoli.
Filtrate il pesce e rimettetelo nella ciotola con il resto degli ingredienti. Spremete il lime restante, e versate il succo nella ciotola facendolo passare attraverso il colino. Condite con l’olio extravergine e il coriandolo tritato finemente, regolate di sale e servite molto fresco.

venerdì 1 giugno 2012

Lardo a Colonnata


© fotopanpepato

La zona di Colonnata nelle Alpi Apuane alle spalle di Carrara, è famosa per le cave di marmo, ma il suo piccolo centro è importante e rinomato anche per il suo delizioso lardo. In effetti i due prodotti hanno un legame indissolubile, perché il salume è tenuto a stagionare in vasche, chiamate “conche”, realizzate da un unico blocco di marmo. 
A Colonnata si arriva salendo da Carrara da una strada a curve. Il paesaggio sembra quello di alta montagna, forse anche perché viste da lontano le cime sembrano innevate. Lungo la salita si passa accanto a diverse cave che sembrano delle ferite bianche nella montagna.  Il paesino è veramente raccolto ed impressiona la vicinanza con le cave.
Mentre si passeggia per le viette strette si viene avvolti dal profumo di salumi e spezie, è questa la miglior pubblicità per i produttori dai quali si possono degustare e comprare salumi e formaggi.
Noi ci siamo fermati al Lardarium, fantastico nome!

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Abbiamo anche potuto vedere la cella dove tengono le conche per la stagionatura del lardo, con relativa spiegazione del processo. La ricetta varia da produttore a produttore, ma in linea di massima la ricetta è questa: prima si strofina l'interno della vasca con una testa d’aglio, poi si lascia sul fondo un paio di cm di sale.

© fotopanpepato
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La schiena di maiale viene tagliata perfettamente a misura della conca, si sfrega il pezzo di lardo da tutti i lati con sale grosso che poi viene alloggiato nella vasca con aglio, rosmarino, pepe, salvia e altre spezie.


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La conca viene riempita a strati alternando gli aromi, il sale e il lardo, non devono esserci spazi vuoti, successivamente si chiude con una lastra di marmo e si lascia stagionare per 6 mesi.

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 Giunge poi il momento di apprezzare questo salume non solo con gli occhi.
Il lardo troneggia in mezzo ad altri salumi e formaggi della zona. Qui lo propongono abbinato a scaglie di cioccolato fondente e ad uvette……….
mmmmm……… si scioglie in bocca. Ci consigliano un bianco della zona perché l’acidità del vino aiuta a sgrassare.

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