venerdì 25 novembre 2011

Marron glacé

Volevo fare dei regali di Natale “home made” e siii, c’e l’ho fatta!!

Per cominciare mi sono cimentata con dei “Marron glacé”  e  vi dirò che è un’operazione molto delicata e bisogna armarsi di tanta pazienza. 
Cuoci, spella, cuoci, glassa…. Tanto lavoro ma la soddisfazione finale non ha eguali. La parte più difficile sarà convincere gli amici che li avete fatti veramente voi, perchè non sanno quanto siete matti e cosa sareste capaci di fare per dimostrargli tanto affetto e dolcezza = )
 
© fotopanpepato

Ingredienti:
1 kg di marroni
1,4 kg di zucchero semolato
1 baccello di vaniglia
125 gr di zucchero a velo
Incidete la buccia e la pellicina dei marroni per tutta la circonferenza con la punta di un coltellino, cercando di evitare di intaccare la polpa. Lasciateli a bagno per un paio d’ore in acqua fredda.
Portate a bollore una pentola con acqua e tuffatevi i marroni.  Fateli bollire un paio di minuti, spegnete il fuoco e scolateli uno alla volta, eliminate i gusci e le pellicine. Se non riusciste, tuffateli in un altro pentolino con acqua bollente pulita per qualche istante e riprovate a pelarli.

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Ponete i marroni, così puliti, in pezzi di garza a maglie larghe e richiudeteli in pacchettini cercando di non lasciare spazio per farli muovere.  Ponete i sacchettini in una pentola con acqua e scaldate fino quasi a bollore. Cuocete i marroni fino a quando uno spillo entrerà senza troppa resistenza. Spegnete e lasciateli raffreddare nella loro acqua. Scolateli con cura. In un’altra pentola, poniamo 1l d’acqua, 900 gr di zucchero e il baccello di vaniglia inciso per la sua lunghezza. Mettete sul fuoco e bollite per un minuto, immergete i sacchettini riportate a temperatura di quasi bollitura e spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare 24 ore. Il liquido deve coprire i pacchettini.
 
© fotopanpepato

Il giorno dopo, scolate i marroni, riaccendete il fuoco fino a bollitura, immergete i sacchetini, riportate quasi a bollore, coprite e spegnete il fuoco. Fate riposare per altre 24 ore. Ripetete questo procedimento per altri 2 giorni.
Al quinto giorno, scolate con cura i pacchettini, accendete il fuoco ed unite 500 gr di zucchero e 250 ml d’acqua. Portate a bollore, immergete i sacchettini e ripetete come i giorni precedenti. Fate riposare altre 24 ore. Ripetete un altro giorno il procedimento
Il settimo giorno, scolate i sacchettini ( se dovesse essersi cristallizzato lo zucchero nella pentola, scaldate prima il tutto e poi sgocciolate). Aprite con cura i sacchettini e ponete i marroni interi sopra una gratella (va bene anche la griglia del forno), lasciateli scolare completamente.
Fate una glassa con lo zucchero a velo e alcuni cucchiai di sciroppo di cottura. Dovete ottenere una consistenza fluida, ma non troppo. Spennellate i marroni da tutte le parti  e passateli al forno due minuti a 230°C. lasciate raffreddare e sistemateli in pirottini.

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Il resto dei marroni che si sono rotti, potete metterli in un vaso di vetro pulito e coprirli con lo sciroppo avanzato. Chiudete e sterilizzate per una mezz’oretta. Sono ottimi per accompagnare un gelato o una torta semplice.
Ecco il risultato:

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mercoledì 16 novembre 2011

giovedì 10 novembre 2011



Londra

Ogni scusa é buona x tornare a Londra, questa volta l’occasione è stata la visita ad alcuni amici.


©fotopanpepato

Ogni volta che torno ne scopro un pezzetto in più o la vedo con occhi differenti. Per esempio, ora ho girato per singolari quartieri, cimiteri sconsacrati divenuti luoghi di svago nei quali la natura si è rimpossessata del posto, strade rese famose da inquietanti racconti ed ora diventate molto in voga.

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Ma ogni volta ritaglio del tempo per fare una visita al Borough Market. Se di mattina siete in visita alla Tate Modern e vi prende un languorino, fate qualche passo verso Est costeggiando il Tamigi fino quasi il London Bridge.  Il mercato si estende sotto e attorno agli archi della ferrovia.

Si tratta di uno dei mercati alimentari più grandi e conosciuti della città, dove si possono trovare prelibatezze e specialità provenienti da tutta l’Inghilterra e anche dall’estero. È un concetto differente dal nostro mercato, qui la maggior parte degli espositori sono artigiani, è forse più simile ai nostri mercati biologici, dove i piccoli produttori portano i loro prodotti (confetture, formaggi, torte, pane……) i nostalgici italiani, possono trovare mozzarelle, gorgonzola, prosciutto crudo e focaccia ligure (ammetto di non aver avuto il coraggio di assaggiarla).    

©fotopanpepato
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Qui si può scegliere il fungo perfetto per i propri piatti, il pomodoro della giusta scala cromatica (da quello nero, al verde, al rosso passando dal giallo e all’arancione),
©fotopanpepato
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 le lepri, i fagiani o la starne
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ma anche il banco del pesce merita un’occhiata (i cannolicchi sono più del doppio dei nostri).    



©fotopanpepato
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Fatevi prendere dei profumi che arrivano dai banchetti che cuociono carne alla griglia speziata o dalla raclette (con la vera mezza forma di formaggio, fusa, raschiata e degustata con patate e sottaceti), dai pie o da una bella centrifuga appena fatta, da un panino farcito con oca o da una saporita paella. Per scaldarvi un po’ in questa stagione c’è la possibilità di un caldo vin brulé. Chi preferisce mangiare seduto, invece, può scegliere uno dei locali sfiziosi della zona.
Per finire in dolcezza, ci sono brownies, e fudge rigorosamente handmade.

Ricordatevi che il mercato è aperto solo dal giovedì al sabato.